Rischio di carcinoma epatocellulare nei pazienti cirrotici con epatite C e risposta virale sostenuta: ruolo del regime di trattamento
Precedenti studi hanno riportato un'alta frequenza di carcinoma epatocellulare ( HCC ) nei pazienti con malattia epatica avanzata, dopo aver ricevuto la terapia senza Interferone ( IFN ) per l'infezione da virus dell'epatite C ( HCV ).
È stato verificato il fenomeno utilizzando i dati del database clinico Scottish HCV.
Sono stati identificati individui affetti da epatocarcinoma con cirrosi epatica sottoposti a un ciclo di terapia antivirale in Scozia nel periodo 1997-2016, con conseguente risposta virologica sostenuta.
I pazienti sono stati seguiti dalla data di inizio del trattamento fino alla prima data tra le date di: decesso, presentazione di carcinoma epatocellulare o 31 gennaio 2017.
È stato confrontato il rischio del verificarsi di carcinoma epatico secondo il regime di trattamento dopo aggiustamento per vari fattori.
Il presentarsi di epatocarcinoma è stato accertato sia attraverso il database clinico di HCV che la revisione delle cartelle cliniche.
Per la analisi principale, il regime di trattamento è stato definito come privo di Interferone e contenente Interferone.
In totale 857 pazienti hanno soddisfatto i criteri dello studio, di cui il 31.7% ha ricevuto un regime senza Interferone.
Le persone che hanno ricevuto una terapia senza Interferone avevano più probabilità di essere più anziane; di essere bianche con Child-Turcotte-Pugh B/C vs Child-Turcotte-Pugh A; avere trombocitopena; essere non-genotipo 3; e avere subito trattamenti.
Il verificarsi di carcinoma epatico è stato osservato in 46 individui durante il follow-up.
All'analisi univariata, la terapia senza Interferone è stata associata a un rischio significativamente maggiore di epatocarcinoma ( hazard ratio, HR=2.48; P=0.021 ).
Tuttavia, dopo aggiustamento multivariato per i fattori di base, non è rimasto alcun rischio significativo attribuibile alla terapia senza Interferone ( aHR: 1.15, P=0.744 ).
In conclusione, i risultati hanno indicato che la maggiore incidenza di carcinoma epatico dopo risposta virologica sostenuta con terapia senza Interferone era correlata ai fattori di rischio di base e di selezione del paziente, e non all'uso di terapia senza Interferone di per sé. ( Xagena2018 )
Innes H et al, J Hepatol 2018; 68: 646-654
Inf2018 Gastro2018 Onco2018 Farma2018
Indietro
Altri articoli
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Revolade a base di Rltrombopag nel trattamento di: trombocitopenia immune primaria, trombocitopenia negli adulti con epatite C cronica e anemia aplastica acquisita
Revolade, il cui principio attivo è Eltrombopag, è un medicinale utilizzato per il trattamento di: • trombocitopenia immune primaria ( ITP...
Antivirali ad azione diretta come trattamento primario per i linfomi non-Hodgkin indolenti associati al virus dell'epatite C: lo studio BArT della Fondazione Italiana Linfomi
Un gruppo di ricercatori della Fondazione Italiana Linfomi ha trattato in modo prospettico pazienti con linfomi indolenti associati al virus...
Antivirali ad azione diretta come trattamento primario per i linfomi non-Hodgkin indolenti associati al virus dell'epatite C: lo studio BArT della Fondazione Italiana Linfomi
Sono stati trattati in modo prospettico i pazienti con linfomi indolenti associati al virus dell'epatite C ( HCV ) con...
Sicurezza ed efficacia di Sofosbuvir - Velpatasvir per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C nei pazienti naive-al-trattamento: studio SHARED-3
Il genotipo 4 del virus dell'epatite C ( HCV ) è il tipo predominante di HCV che si trova nell'Africa...
Sicurezza ed efficacia di Sofosbuvir - Velpatasvir - Voxilaprevir per il ritrattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite C nei pazienti con precedente fallimento del trattamento antivirale ad azione diretta: studio SHARED-3
I sottotipi non-a/d di genotipo 4 del virus dell'epatite C ( HCV ), che spesso presentano sostituzioni NS5A associate alla...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Vosevi a base di Sofosbuvir, Velpatasvir e Voxilaprevir, per il trattamento dell’epatite C cronica
Vosevi è un medicinale antivirale indicato per il trattamento dell’epatite C cronica, una malattia infettiva del fegato causata dal virus...
Epclusa a base di Sofosbuvir e di Velpatasvir per il trattamento dei pazienti a partire dai 3 anni di età affetti da epatite C cronica
Epclusa è un medicinale antivirale indicato per il trattamento dei pazienti a partire dai 3 anni di età affetti da...
Acido Obeticolico per il trattamento della steatoepatite non-alcolica
La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è un tipo comune di malattia epatica cronica che può portare alla cirrosi. L'Acido...